Serramenti scorrevoli: quali materiali e tipi consigliamo

Nelle abitazioni private sono spesso presenti vetrate scorrevoli, che possono essere di dimensioni contenute o di grandi dimensioni.

Per le grandi dimensioni, l’alluminio è sicuramente il materiale più indicato, sia a livello meccanico, perché di ottima resistenza, sia a livello di design, perché permette di avere profili abbastanza contenuti e sottili che lasciano tutto lo spazio alla vetrata (arrivando a serramenti panoramici). Un design luminoso, minimale e moderno, con “soglie” completamente piatte che consentono di creare soluzioni di grandi dimensioni e di generare comfort abitativo, lasciando la vista sul panorama esterno. In più, questa tipologia di materiale permette di realizzare serramenti in tutte le tinte presenti sul mercato, dalle tinte legno a tutti gli effetti ossidati, con la possibilità di realizzare anche bicolori interno/esterno.

Per dimensioni più contenute, un’ottima soluzione è anche il PVC, che consente di realizzare vetrate scorrevoli con elevate prestazioni termiche, al pari di un buon serramento in alluminio a taglio termico ma con prezzi decisamente più abbordabili.

Quello che però non consigliamo assolutamente (e purtroppo viene spesso richiesto!) è  lo scorrevole traslante in PVC, cioè lo scorrevole parallelo composto da una metà fissa e da un’anta apribile che trasla verso l’interno e può fare anche “la ribalta”.

Questa tipologia di serramento è molto delicato e ha dei grossi limiti:

  • il primo limite è quello dal punto di vista antinfortunistico. Infatti, ha un telaio nella parte inferiore con un inciampo di 7-8 cm e la guida non si può incassare, quindi le persone possono facilmente inciampare;
  • un altro limite è quello estetico, perché ha delle guide a vista molto spesse attaccate al profilo con dei carter di copertura brutti da vedere;
  • il limite più grosso è sicuramente quello della funzionalità, perché si tratta di una tipologia di serramento molto delicato, che non funziona bene e tende spesso a bloccarsi in posizione d’apertura. Inoltre, l’anta apribile, che di solito è molto grande e pesante, nella posizione di ribalta può essere pericolosa!

Per realizzare un serramento delle stesse dimensioni, uno scorrevole che consigliamo (e che funziona!) è il cosiddetto “Alza&Scorri”, che può essere realizzato con una parte fissa e non apribile o con tutte e due le ante apribili. Questo tipo di scorrevole ha dei carrelli che si alzano e si abbassano, un po’ come il carrello di un aereo che viene azionato solo quando serve. Questa caratteristica offre il vantaggio di portare il peso dell’anta solo quando serve, andando in posizione di riposo una volta chiusa o aperta la vetrata.

Detto questo, andando sull’argomento prezzi, alcuni serramentisti (specialmente per chi viene a fare vendite da fuori Elba!) propongono subito lo scorrevole traslante anziché l’alzante, perché costa meno ed è più facile da vendere. E come al solito, sarà il cliente a rimetterci, che si ritroverà in casa un serramento che non funziona bene… ma a quel punto il venditore furbetto di turno avrà già riscosso la fattura da tempo!

Per quanto riguarda le finestre scorrevoli, sia che si parli di alluminio che di PVC, lo scorrevole tradizionale in linea resta sempre il migliore (quello con i carrelli che scorrono sulle guide del telaio).

Con il PVC si può realizzare con solo due pannelli scorrevoli che si sovrappongono e possono scorrere a destra o a sinistra, quindi metà dell’apertura rimarrà sempre occupata dalle ante.

Con l’alluminio si può realizzare anche a più ante, ad esempio utilizzando un telaio con tre guide, molto comodo per le misure un po’ più larghe perché quando le ante saranno sovrapposte lasceranno solo un terzo dell’apertura occupato da pannelli mentre due terzi saranno aperti.

L’importante è che tutte queste tipologie di serramenti siano realizzate in Italia, con profili di qualità provvisti di tutte le certificazioni e montati secondo le normative vigenti.

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